Percorso piuttosto lungo (16 km da Codera a Verceia) ma dallo scarso dislivello, con scorci sul paesaggio della valle veramente affascinanti. Possibilità di discesa intermedia via S. Giorgio.

Itinerario ben segnalato, che non presenta particolari difficoltà tecniche in condizioni normali. Generalmente sconsigliato da novembre a febbraio a causa del ghiaccio che rende particolarmente insidiosi alcuni passaggi, per i quali sono utili corda e ramponi. Tragitto soggetto anche a frane nei mesi freddi o in occasione di sbalzi di temperatura o di piogge intense; è consigliabile quindi informarsi sulla percorribilità presso la Locanda di Codera o i custodi della Centralina.

 

Difficoltà: E

Tempi di percorrenza: 25m Codera – Cii, 1h 10min Cii – bivio per San Giorgio, 1h bivio San Giorgio – incrocio val dei ratti (Casten), 2h 15min incrocio val dei ratti (Casten) - Verceia.

Dislivello: in salita: 100 m. Dislivello in discesa: 700 m.

Acqua: Cii, fontana all’inizio della Val Revelas (circa 1h 30m da Codera), alcuni ruscelli, fontana a S.Giorgio, fontana alla casa dei custodi della diga (Casten), fontana alla Cappella degli Alpini, fontana all’alpe Piazzo.

Possibilità di Campeggio: è possibile campeggiare alla Cappella degli Alpini in val dei Ratti, appena sotto all'incrocio in val dei ratti (Casten).

   
 

Si parte dal sentiero “basso” che rasenta l’abitato di Codera, seguendo le indicazioni "tracciolino" che conducono, con rapida discesa, al ponte sul torrente Codera. Dopo averlo attraversato si raggiunge subito la Val Ladrogno, valicata da un secondo ponte, superato il quale e salita una prima gradinata troviamo un bivio, prendendo a destra verso S. Giorgio e lasciando alla nostra sinistra le indicazioni per il Bivacco Casorate-Sempione.

Attraversato un bosco di castagni, saliamo alle case di Cii (m. 851). Proseguendo, il sentiero torna ad inoltrarsi in un bosco più rado e alla fine si congiunge con il Tracciolino.

 

 

Seguendolo verso destra si valica la Val Grande, entrando poi in un bel bosco, sul grande dosso di Cola. Qui il Tracciolino viene tagliato da un sentiero che, percorso in salita, conduce all'abitato di Cola (m. 1018), mentre percorso  in ripida discesa, e dopo nuova ripida risalita (variante (6c)), porta a S. GiorgioMa anche volendo andare a S. Giorgio si consiglia di proseguire diritto, in piano, lungo il Tracciolino. TRACCIOLINO - Dal bivio, proseguendo in piano lungo il Tracciolino, ci si inoltra nella profonda Val Revelas con un percorso sospeso e tagliato nella roccia fino al fondo della valle da cui si passa sull’altro versante.  Usciti dall’incavo della valle, si giunge ad un bivio, il sentiero di destra che scende in direzione dell’abitato di S. Giorgio (il bivio è indicato sul sostegno della ringhiera) da cui si può raggiungere Novate MezzolaDISCESA a S. GIORGIO e Novate Mezzola (6A) – Si lascia il Tracciolino e si scende piuttosto velocemente sull’abitato di S. Giorgio. Si attraversa un bel bosco di betulle, si passa dal cimitero posto sotto un enorme masso, sotto al quale se ne trova un altro con scavato un antico avello d’incerta datazione (tomba preistorica?) e si giunge nel paese di S. Giorgio. Si attraversa l’abitato, tenendosi sulla destra, con bel panorama della val Codera. Proseguendo in piano si passa presso una vecchia cava di granito per poi imboccare la mulattiera a gradoni che scende di nuovo verso Novate Mezzola.

La variante (6C) tra S. Giorgio e Tracciolino (sotto Cola) via Val Revelas prevede discesa seguita da salita, entrambe ripide: sconsigliato con zaini da route.

VERSO LA VAL DEI RATTI (6B) – Ignorato il bivio per S. Giorgio, si attraversano alcune gallerie; dalla 20° (le avete contate?) iniziano i binari dell’originale ferrovia Decauville. Usciti da una lunga galleria dotata di interruttore a timer per l’illuminazione (ma è più emozionante farla al buio J), seguire il Tracciolino verso sinistra (a destra prosegue invece brevemente fino all'inizio del sentiero per Campo), verso l’interno della valle dei Ratti (dal nome della famiglia che possedeva tutti i pascoli). Camminando sempre lungo i binari, si giunge alla casa del custode della diga di Moledana (nei pressi la stazione intermedia della teleferica di Frasnedo) e appena dopo ad un incrocio: proseguendo dritto in 10 minuti si raggiunge la spettacolare diga (vale una visita); a sinistra si sale per Frasnedo e i pascoli dell’alta valle dei Ratti (in 10 minuti si può raggiunge il piccolo e grazioso borgo di Castèn), mentre prendendo a destra si giunge in breve alla Cappella degli Alpini; qui comincia la strada carrozzabile che scende a Verceia e che può essere in larga parte evitata con il sentiero che scende per il bosco tagliando i tornanti e giungendo al paese (200m), dove si trova la stazione ferroviaria.Percorso InversoQuesto itinerario è percorribile in senso opposto come salita a Codera, sia partendo da Verceia (dalla stazione risalire il paese lungo la strada, all’inizio dei tornanti che salgono verso la Val dei Ratti è possibile imboccare il sentiero nel bosco che porta alla Cappella degli Alpini e da qui all'incrocio con il Tracciolino); sia partendo da Novate Mezzola, passando da S. Giorgio (dalla stazione seguire le indicazioni per la Val Codera fino al bivio dove a destra è indicato S. Giorgio, la strada termina ad una cava di pietra da cui parte il sentiero). Dalla cappella degli alpini lungo il Tracciolino, dopo aver superato le gallerie, S. Giorgio, la profonda Val di Revelas, e il bivio per Cola (a destra) e ancora un ulteriore bivio per S. Giorgio (a sinistra), prestare attenzione al successivo bivio a sinistra (indicato su una pietra in corrispondenza di un cartello di metallo) per Cii e da qui ai ponti per risalire a Codera. In caso lo si mancasse si giunge al punto in cui il Tracciolino incrocia la Val Ladrogno e qui non è possibile proseguire oltre a causa di una frana, bisogna quindi prendere il sentiero che a sinistra scende ripido verso i ponti (a destra si sale al Bivacco Casorate-Sempione).