Prima di conoscere la val Codera (nel 1939), le Aquile Randagie hanno svolto i loro campi estivi in diverse zone, soprattutto delle Alpi. Fare una route “al modo delle Aquile Randagie” non significa quindi necessariamente farla in val Codera: significa semmai farla con il loro stile, la loro attenzione, la loro preparazione.
Ci sono diversi motivi per mettersi in cammino con le Aquile Randagie esplorando i luoghi che hanno frequentato:
- Si tratta di provare l'ebbrezza di preparare una route senza avere a disposizione i sussidi e i consigli che i custodi della Val Codera possono darvi, il che ne aumenta la difficoltà e quindi, per via dell'ottavo articolo della Legge, i sorrisi e i canti.
- Si tratta di esplorare zone dove non passano molti scout, quindi l'occasione per fare conoscere l'Associazione e per mostrare che gli scout sono gente in gamba (primo, terzo, quarto, quinto articolo della Legge, soprattutto).
- Allargare l'area delle route permette di ridurre l'impatto delle nostre attività sulla val Codera, in continuità con il sesto articolo della nostra Legge.
- Alcune zone frequentate dalle Aquile Randagie consentono la realizzazione di route in un ambiente meno selvaggio e complesso di quello delle Alpi Retiche, permettendo così di meglio adeguare i percorsi alle capacità tecniche dei partecipanti e riducendo il rischio di eventuali variazioni impreviste di percorso o condizioni atmosferiche non ottimali (sapete che c'è “l'undicesimo articolo della Legge”: lo scout e la guida non sono stupidi...).