Chiareggio (m.1612) è una piccola località dell’Alta Valmalenco, meta ambita dei bambini che trascorrono le vacanze in valle (ospita un’affabile colonia di marmotte) e base strategica per numerose attività escursionistiche o alpinistiche. Oltre alla presenza delle Aquile Randagie, abbiamo notizia di diversi campi fissi (ASCI e AGI) in località Pian del Lupo, fino agli anni.‘70. Per l’abitato passa l’Alta Via della Valmalenco, ottimamente segnalata e mantenuta, che – in virtù delle diverse varianti offerte – si presta a essere adattata alle diverse esigenze, possibilità e ambizioni dei Clan/Fuochi. L’Alta Via prevede otto tappe di cammino sostenuto, da Torre santa Maria a Caspoggio. La conformazione della Valle consente di raggiungere il fondovalle per qualsiasi evenienza con molto agio.

È bene prestare attenzione ad alcuni elementi di contesto:

  1. La valle conosce certo gli scout, ma le route non sono così frequenti;
  2. Il campeggio in quota è generalmente tollerato, anche in prossimità dei Rifugi (ma solo previo accordo con i gestori), pur vigendo la prassi di montare al tramonto e smontare all’alba;
  3. Nei fine settimana gli itinerari più semplici (le cui mete si raggiungono in breve da fondovalle, in particolare l’Alpe Musella, l’area del Lago Palù, il Rifugio Bignami, il Rifugio Cristina) sono molto battuti, e conviene progettare il percorso della route tenendone conto.

I Clan/Fuochi più allenati avranno modo di togliersi qualche soddisfazione. La tappa n. 2 dell’Alta Via tocca il passo del Ventina (m.2675), al termine di una ripida pietraia; dal passo si gode di una vista mozzafiato sul gruppo del Monte Disgrazia. La tappa n. 5 prevede il pernottamento alla Capanna Marinelli Bombardieri (m.2813), “cima Coppi” dell’Alta Via (si suggerisce, però, di evitare di affrontare l’indomani la vedretta (= ghiacciaio) di Caspoggio, ma utilizzare la variante che passa, su un fondo di sfasciume, per la forcella di Fellaria).

A tutti i Clan/Fuochi si consiglia di includere nel proprio percorso la val Poschiavina, che culmina al passo di Canciano (m.2464), al confine con la Svizzera: si tratta di una valle poco battuta dai gitanti, che riserva spesso l’opportunità di avvistare diverse specie di animali selvatici. Si suggerisce, inoltre, di includere nel proprio percorso della route la tappa n. 8 dell’Alta Via (dal Rifugio Cristina a Caspoggio), assai poco frequentata. Lungo la discesa per Caspoggio (m.1098), si toccherà la località Sant’Antonio (m.1337), pascolo di media altura dei pastori di Caspoggio, solo da qualche anno raggiungibile in automobile. In uno dei suoi “maggenghi” si tenne un campo delle Aquile Randagie (1939).

 

Il Bernina (m.4052) dal passo del Canciano