Itinerario segnalato, senza difficoltà tecniche, ma da affrontare solo dalla tarda primavera all’autunno inoltrato, in piena luce e in buone condizioni meteorologiche. Ha tratti ripidi e attraversa un torrente che può essere pericoloso in caso di piogge abbondanti. Consigliata, in salita o in discesa, la variante 3A, più lunga ma meno ripida.

Difficoltà: E

Dislivello: in salita 660 m.

Tempo di percorrenza: 2 h 30 m

Acqua: fontana al Brasca, ruscelletti in alta quota.

Possibilità di Campeggio: Il bivacco è attrezzato con tavolato e materassi per 12 persone (posto non prenotabile). Per il pernotto è richiesto di lasciare un'offerta.

 

In prossimità del bivacco è possibile piantare qualche tendina, mentre vi è ampio spazio nei pressi dell'alpe Arnasca. Lasciare pulito!

Dalla Casera (1240 m.) si procede sulla pista quasi in piano fino al Rifugio Brasca (1304 m.). Qui si gira a destra attraversando vasti prati delimitati da abeti (qui c'era il "pino antico" delle nostre canzoni).

Il sentiero si avvicina alle due cascate, gemellate in un salto verticale di una trentina di metri, poi sale più a sinistra, aggira un grosso masso e si infila in un largo canale. Quindi attraversa uno dei torrenti per risalire ripidamente l'op­posta sponda, su terreno umido e scivoloso. Giunti al ripiano superiore si attraversa un cancelletto poco dopo il quale si dirama a destra la variante 3A che risale il versante destro della valle, passando in prossimità dell'alpe "Piana bassa" (raggiungibile con deviazione di 10 minuti) e attraversando l'alpe "Piana alta", per ricongiungersi con il sentiero principale appena sotto il bivacco. Ignorando il bivio e proseguendo dritto il sentiero si addentra fra macchie di arbusti, continuando a salire con alcuni tratti gradinati, per poi costeggia una parete rocciosa prima di re-immergersi nella macchia arbustiva e quindi uscire in una pecceta dal ricco sottobosco.

Lasciate le piante d'alto fusto si sfocia al margine del pascolo d’Arnasca (Alpe Spazzà 1800 m.). Quindi si taglia in diagonale verso destra, attraversando numerosi ruscelli ed una zona pietrosa in vista dell'Alpe Arnasca (1854 m.), situata su di un terrazzamento naturale, ai piedi rocciosi del pianoro superiore su cui è il Bivacco. La traccia prosegue svoltando a sinistra prima di toccare le baite dell’alpeggio (ricongiungimento con variante 3A), rimonta l’ultimo dosso con qualche passaggio ripido su erba e roccette (attenzione!), e giunge presto in vista del gigantesco masso erratico del Sass Carlasc, che già si poteva scorgere dal Rifugio Brasca, e sotto il quale si trova il Bivacco Valli (1900 m).

Percorso inverso

Prestare attenzione nel primo tratto di discesa ripido, per il resto il percorso di ritorno non richiede attenzioni particolari.